Per una geografia emotiva dei luoghi

Lo scorso 28 settembre si è avviato il percorso laboratoriale, dedicato a residenti ed ex residenti della Palombella, che mira a realizzare una “mappa emotiva” del quartiere attraverso un’esperienza immersiva quale occasione di riflessione collettiva sulle specificità locali distintive del luogo in cui si abita.

“Una mappa per Palombella” – questo il nome del laboratorio – si compone di tre cicli di appuntamenti:
Mappe_disegniamo la Palombella com’è (28 settembre e 6 ottobre)
Storie_raccontiamo la Palombella com’era (19 e 27 ottobre)
Prospettive_immaginiamo la Palombella come sarà (9 e 17 novembre)

Il principale obiettivo del primo ciclo, MAPPE, è stato quello di rappresentare, sovrapponendole, le prospettive dei residenti sul contesto della Palombella, individuando i luoghi e gli edifici particolarmente significativi, le geografie dell’abbandono e del conflitto, gli spazi marginali e quelli dimenticati.

A partire da quello che è stato riconosciuto da tutti come il confine iniziale dell’area (via Flaminia), i partecipanti sono stati invitati a disegnare liberamente la mappa del quartiere, cercando di indicare tutti i luoghi che ricordano, che usano e che vivono senza necessariamente rappresentare fedelmente la geografia dei luoghi o la correttezza dimensionale degli immobili.
Durante le attività sono state raccolte informazioni preziose circa l’uso, la percezione e il valore intrinseco degli spazi urbani, dato dalla modalità con cui essi sono stati citati e descritti, e dall’osservazione postuma della mappa si sono affrontate riflessioni circa i luoghi, definiti marginali, che non sono stati indicati nella rappresentazione grafica del quartiere. 

A conclusione del primo ciclo di appuntamenti dedicati alla mappatura della Palombella com’è oggi, sono stati così individuati i 5 luoghi più rappresentativi del quartiere, che saranno oggetto di successive riflessioni, anche grazie ai laboratori artistici che Palombellissima ha in programma:
le rupi di Posatora, le archeologie industriali (ex Angelini e ex Birrificio Dreher), la Casa del Popolo, i bar, la chiesetta.